La respirazione in apnea, è un aspetto fondamentale per gli apneisti in quanto consente loro di gestire la quantità di ossigeno nel corpo durante le immersioni. Durante l’apnea, l’obiettivo è quello di ridurre al minimo il consumo di ossigeno e mantenere i livelli di anidride carbonica (CO2) entro limiti accettabili.

In questo articolo tratteremo l’importanza della respirazione e alcune tecniche utilizzate al fine di migliorare la prestazione apneistica.

Durante l’immersione stessa, l’apneista trattiene il respiro e cerca di mantenere il corpo il più rilassato possibile per conservare l’ossigeno e minimizzare il consumo energetico. Allenare La capacità’ di trattenere il respiro permette di raggiungere tempi di apnea più lunghi.

Allo stesso modo e’ importante Un buon controllo della respirazione per ottimizzare le prestazioni e garantire la sicurezza durante l’immersione.

Nel freediving la respirazione è suddivisa in tre fasi principali: pre-immersione, immersione e recupero. Durante la fase di pre-immersione, l’atleta si prepara mentalmente e fisicamente all’immersione. Ciò include una serie di respiri profondi e lenti, noti come “respiri di rilassamento”, che servono a saturare i polmoni di ossigeno, regolare l’attività metabolica e calmare la mente. Questa tecnica di respirazione può aiutare a ridurre l’ansia e la tensione prima dell’immersione.

Durante l’immersione stessa, l’atleta trattiene il respiro e utilizza l’ossigeno presente nei polmoni per svolgere l’attività subacquea. È importante mantenere un ritmo controllato e regolare per evitare il consumo eccessivo di ossigeno e minimizzare la produzione di anidride carbonica.

Dopo l’immersione, nella fase di recupero, l’atleta riemerge in superficie e inizia a respirare nuovamente. Durante questa fase, è importante evitare iperventilazione, che è una respirazione rapida e superficiale che può portare a un ridotto livello di anidride carbonica nel sangue. Al contrario un recupero respiratorio controllato e graduale è essenziale per ripristinare l’equilibrio dei gas nel corpo e garantire una ripresa sicura.

In conclusione la pratica regolare di esercizi di respirazione specifici per il freediving può contribuire a migliorare la capacità polmonare, l’efficienza respiratoria e la gestione dello stress. L’allenamento delle tecniche di respirazione può essere combinato con l’addestramento fisico e mentale.

Guardiamo ora nello specifico le diverse tecniche di respirazione. Tra queste, ci sono la respirazione diaframmatica, polmonare e clavicolare, che coinvolgono diverse aree del sistema respiratorio. Ecco una descrizione di ciascuna di queste tecniche

Respirazione diaframmatica
La respirazione diaframmatica coinvolge principalmente il diaframma, un muscolo situato sotto i polmoni. Durante la respirazione diaframmatica, si cerca di far espandere principalmente l’addome durante l’inspirazione, permettendo al diaframma di spingersi verso il basso e creare più spazio per i polmoni. Questo tipo di respirazione favorisce un’espansione completa dei polmoni e un maggior immagazzinamento di ossigeno.

Respirazione polmonare/toracica
Coinvolge principalmente i polmoni. Durante l’inspirazione, l’obiettivo è far espandere principalmente la zona toracica, sollevando le costole e consentendo ai polmoni di riempirsi di aria. La respirazione polmonare può essere combinata con la respirazione diaframmatica per ottenere una ventilazione polmonare più completa.

Respirazione clavicolare
La respirazione clavicolare coinvolge principalmente la zona delle clavicole e delle spalle. Durante l’inspirazione, l’obiettivo è sollevare le spalle e far entrare l’aria principalmente nella parte superiore dei polmoni. Questo tipo di respirazione è meno efficiente rispetto alla respirazione diaframmatica e polmonare e viene generalmente evitato ( se non usata correttamente) nel freediving, poiché può portare a una maggiore consumazione di ossigeno e aumentare la sensazione di affaticamento.

La combinazione di tecniche diaframmatica, toracica e clavicolare può variare da persona a persona in base alle preferenze individuali e alla pratica personale.

È importante sottolineare che la pratica di respirazione  richiede una corretta formazione e la supervisione di un istruttore qualificato per garantire la sicurezza e l’applicazione corretta delle tecniche respiratorie. La respirazione durante l’apnea  deve sempre essere controllata, consapevole e in linea con i propri limiti e abilità.

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